I RADUNO NAZIONALE A.N.F.I. DELLA MONTAGNA
Predazzo dal 01-05-1998 al 03-05-1998






Siamo alla prima edizione del Raduno Nazionale della Montagna, che sostituisce il Raduno Nazionale di Sci, otto dei quali, dal 1982 al 1996, avevano dato vita a interessanti competizioni di sci, di gran livello tecnico e agonistico tra i soci radunisti e soci radunisti ex atleti o maestri di sci. Questi ultimi avevano conferito una grande importanza a tutta la manifestazione, trattandosi, per di più, di autentici campioni dello sci, già appartenenti al "Gruppo Sciatori delle Fiamme Gialle di Predazzo" che avevano vinto le grandi competizioni a livello nazionale, internazionale e olimpico, dando lustro e prestigio al Corpo e all'Italia.
Purtroppo, per il fatto che la maggior parte dei radunisti non erano in grado di partecipare alle gare e che il numero dei concorrenti diminuiva di anno in anno, la Presidenza Nazionale, sentito anche i tecnici della Scuola Alpina di Predazzo e con decisione del Consiglio Nazionale decideva l'istituzione del Raduno Nazionale della Montagna a cominciare dal 1998.
A dimostrazione della bontà della decisione bisogna dire che in questo primo raduno della montagna, l'afflusso dei radunisti e loro familiari è stato superiore ad ogni aspettativa. Infatti dai circa 1500 soci si è passati ad oltre 3000 soci radunisti, tutti amanti della montagna, di Predazzo e Passo Rolle, dove avevano frequentato la Scuola Alpina da Allievi Finanzieri o da Finanzieri di vari corsi di addestramento e di perfezionamento nelle tecniche dello sci e delle arrampicate in roccia, nella contemplazione del meraviglioso scenario dolomitico del Cimon della Pala e degli altri monti delle Pale di San Martino. La Scuola Alpina di Predazzo è stata sempre un forte richiamo per molte generazioni di Finanzieri amanti della montagna che vi avevano frequentato i corsi da Allievi Finanzieri. Perciò il Raduno Nazionale della Montagna è stato il grande motivo per ritornare a Predazzo, a Passo Rolle e sui luoghi mai dimenticati della Val di Fiemme e delle circostanti e meravigliose zone dolomitiche.
Nella mattinata del 1,0 maggio i radunisti sono cominciati ad affluire a Predazzo indossando il glorioso cappello alpino e con i familiari al seguito, con il foulard giallo-verde, ostentando sul petto la medaglia ricordo del Raduno.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, il Presidente Nazionale Gen. C.A. (t.o.) Pietro Di Marco, presenti il Comandante della Scuola Alpina, Ten.Col. Porretti, e quasi tutti i Consiglieri Nazionali, nella sala del cinema della Scuola, rivolgeva il suo saluto di benvenuto ai radunisti e loro familiari, ringraziandoli per la grande ed entusiastica partecipazione a dimostrazione del sempre più elevatospirito di corpo che caratterizza tutta l'Associazione.
Si è intrattenuto, poi, a parlare della vita associativa e dei problemi pensionistici che assillano i nostri soci e delle azioni e comportamenti idonei al conseguimento delle finalità statutarie.
I 2 maggio è stata una giornata a disposizione dei radunisti per effettuare, con i familiari gite turistiche ed escursioni nelle amene località dolomitiche.
ella serata, la Fanfara della Scuola Alpina, magnificamente diretta dal giovane maresciallo Adriano Lollo, ha offerto ai radunisti un concerto molto applaudito, con pezzi di Rudolf Novacek, Sperduti, Fucik, Michael Jackson, Francia, De Floria e Renato Carosone.
II 3 maggio, dopo la Santa Messa celebrata nel Duomo di Predazzo, il Presidente Nazionale, accompagnato dal Gen. C.A. Fausto Musto, già Comandante in seconda del Corpo, brillante Comandante della Scuola Alpina e attualmente socio della Sezione di Bolzano, dal Sindaco di Predazzo, dal V. Presidente Nazionale, Gen. D. M.O.V.M. Amedeo De lanni, dal V. Presidente Gen. B. Nicola Morelli, dal Segretario Generale Gen. C.A. Antonino Spezia, dal Comandante della Scuola Alpina Ten. Col. Porretti, dai vari Consiglieri tra i quali il Gen. B. Ernesto de Silva, il Col. Franco Calabrese, il Ten. Emilio Perco e il Fin. Marco Mugnaini, ha deposto una corona d'alloro al Monumento ai Caduti di Predazzo.
Successivamente si è formato un lungo corteo che, preceduto dalla Fanfara e da oltre 100 bandiere delle varie Sezioni, attraversando le vie cittadine, si è portato alla Scuola Alpina per deporre un'altra corona d'alloro alla Lapide che ricorda i Caduti della Scuola stessa.
Al termine delle cerimonie, un ricco rinfresco ha concluso la bella manifestazione tra gli applausi, i brindisi e gli abbracci dei radunisti con saluto di "arrivederci" al prossimo Raduno.
E' stato un Raduno che i soci ricorderanno per molto tempo.
Grande commozione hanno provato al momento della lettura della "Preghiera del Finanziere" durante la Santa Messa, al canto delle varie canzoni alpine e specialmente "dell'Inno del Finanziere" eseguito dalla massa dei radunisti, musica del compianto Maestro Antonio D'Elia e parole del Gen. C.A. Salvatore Scibetta, già Comandante in seconda del Corpo, che hanno un forte riferimento con la montagna:
"Su ne l'aspra solenne giogaia arde al sole la vetta silente, mentre un'aquila in volo, possente, le sue penne ci viene a donar. "Alle rocce rapimmo le stelle che sull'Alpi sfidavano i venti e donammo dei cuori frementi il cui sangue le vene arrossò. "Van sicure e veloci sull'onda della piccola flotta le prore:
Un appello provien dalla sponda chi va là, Fiamme Gialle del mar. "Nell'aurora dei grandi mattini nel silenzio dell'ore deserte
siam vedette protese ai confini ove splende l'antica virtù".
Con un ritornello, amatissimo da ogni finanziere, in servizio e in congedo:
"Le stelle alpine le penne nere son le bandiere del finanzier.
Le nostre fiamme son frecce d'or lanciale o Patria verso l'onor".