A.N.F.I.
Associazione Nazionale
Finanzieri d'Italia

I RADUNO NAZIONALE A.N.F.I. DI SCI

Predazzo dal 23-01-1982 al 24-01-1982

II 23 e 24 gennaio 1982 ha avuto luogo a Predazzo il IX Raduno Nazionale dell'A.N.F.I., indetto a richiesta di moltissimi soci e approvato all'unanimità dal Consiglio Nazionale, per il fatto che la Scuola Alpina di Predazzo ha rappresentato per la maggior parte dei soci il loro primo Istituto di Istruzione, nei corsi di Allievi Finanzieri e palestra di sci e di roccia, anche nei successivi corsi di perfezionamento e di specializzazione nelle discipline alpine. Nel corso del Raduno sono state disputate entusiasmarti gare di fondo e di discesa nelle varie categorie di "radunisti" e di "ex atleti e maestri di sci".
Poiché il successo delle gare, con la collaborazione tecnica e logistica della Scuola Alpina e della Sezione A.N.F.I. di Predazzo, è stato molto lusinghiero, su proposta dell'allora Presidente Nazionale, Gen. C.A. Plinio Pradetto, viene deciso di considerare il IX Raduno Nazionale anche come 1° Raduno Nazionale di sci per finanzieri in congedo, per il 1982.
Poi si sono succeduti i Raduni di sci a cadenza biennale, negli anni 1984 -1986 -1988 -1990 - 1992 -1994 e 1996.

Si riporta una sintesi dell'articolo: "Grande successo sulle nevi di Predazzo per il f ° Raduno Nazionale di sci per finanzieri in congedo", dell'allora Consigliere Nazionale dell'A.N.F.I. e per l'occasione Presidente dei Comitato Organizzatore del Raduno, Col. Pietro Di Marco, relativo alla cronaca della manifestazione

"Sulle nevi di Lóze, a Predazzo, il 23 e 24 gennaio u.s. hanno avuto luogo le gare di sci per il «I Raduno Nazionale per finanzieri in congedo», soci dell'ANFI, riservate ai «radunisti» non tesserati FISI e agli «ex atleti» tesserati FISI.La manifestazione, organizzata dal Presidente della Sezione ANFI di Predazzo, Maresciallo Maggiore Cav. Cesare Ciralli, con l'assistenza tecnica della Scuola Alpina e della U.S. Dolomitica di Predazzo, ha avuto un successo superiore ad ogni previsione, sia per l'alto numero dei partecipanti (oltre 100 concorrenti dei quali quasi la metà ex atleti), sia per i numerosi premi in palio, fra i quali la Cappa del Comandante Generale dei Corpo.
Il Raduno ha riacceso nei cuori dei finanzieri in congedo giovani e meno giovani la fiamma dell'agone sportivo. Le piste di slalom e di fondo sono state affrontate con spavalda sicurezza, come ai vecchi tempi, e c'erano anche quelli che, nei ranghi della Scuola Alpina, conobbero le più smaglianti vittorie.
Si sono riviste così le «vecchie glorie» delle nazionali italiane: da Nilo Zandanel, ex recordman mondiale di salto con 144 metri, a Giulio Deflorian, 2 volte medaglia di bronzo ai mondiali di Zakopane e di Oslo, ad Antonio Ossi, campione dei mondo, militare, ad Oslo ed ancora Marcello De Dorigo, Dino De Zordo, Alfiero Deflorían, Mauro Maffei, Claudio Detassis e tanti altri che si sono disputati, in una sorta di gara-revival, la vittoria più ambita per un «vecchio» atleta in cerca di una nuova giornata di gloria.
Sui campi di Làze, inondati da uno splendido sole che ha reso più bello e suggestivo lo scenario dei monti della va] di Fiemme, si sono svolte le gare sui tracciati preparati con rara maestria.
Divisi in categorie, per gruppi di anni, hanno vinto i migliori, i più tenaci, i più allenati, ma tutti hanno gareggiato con battagliero spirito giovanile.
I radunisti giunti a Predazzo sono stati accolti con affettuoso cameratismo dai finanzieri della Scuola Alpina e con molta simpatia dalla popolazione di Predazzo.
Nel pomeriggio del giorno 23 i radunisti sono stati ospiti della Scuola Alpina dove è stato loro offerto un rinfresco. Nell'occasione il Presidente Nazionale, nel rivolgere a tutti il saluto, ha pronunziato un toccante discorso per illustrare il vero significato della manifestazione sotto l'aspetto morale, spirituale e sportivo.
Il Presidente Nazionale, Gen. C.A. Plinio Predetto, nel ringraziare il Comandante della Scuola Alpina per la preziosa collaborazione, ha terminato col dire di sentirsi fiero ed orgoglioso di poter festeggiare, con la «gente della montagna» e proprio nella Scuola Alpina il 60° anniversario del suo «cappello alpino».
II Comandante della Scuola Alpina nel salutare i convenuti ha detto, fra l'altro, di essere lieto e fortunato di vedere fra i radunisti tanti giovani e vecchi atleti che hanno fatto grande il Gruppo Sciatori «Fiamme Gialle».
Nella serata i radunisti sono stati invitati dal Sindaco di Predazzo ad un trattenimento presso la «Casa della Gioventù», dove sono stati proiettati interessanti films sportivi ed in particolare sulla «Marcialonga» e dove si sono esibiti, in onore degli ospiti, una buona orchestrina ed il bravissimo coro di Predazzo, «La Negritella».
La manifestazione si è conclusa nel pomeriggio dei 24 con la cerimonia della premiazione, avvenuta nella piazza principale di Predazzo, alla presenza dei radunasti e di gran parte della popolazione, con la esibizione della banda municipale di Predazzo, nei tradizionali e variopinti costumi della Valle di Fiemme, che ha contribuito a dare alla cerimonia una particolare nota di folklore e un'aria più festosa.
Prima della consegna dei premi ha preso la parola il Sindaco di Predazzo per ringraziare, anche a nome della cittadinanza, il Presidente Nazionale, che ha voluto ancora una volta unire, con una manifestazione ricca di grandi valori morali e di elevato spirito agonistico, il nome di Predazzo a quello prestigioso della Scuola Alpina e di tutte le «Fiamme Gialle» in servizio ed in congedo.
Infine, il Presidente Nazionale ha ringraziato il Sindaco e le Autorità di Predazzo ricordando i vincoli di stima e di simpatia che hanno sempre accomunato la popolazione di Predazzo a tutte le generazioni di finanzieri che sono passate per la Scuola Alpina. Ha poi ringraziato le altre Autorità presenti ed in particolare tutti gli organizzatori che hanno permesso la perfetta riuscita della manifestazione.
Ha espresso il più vivo compiacimento ai vincitori delle gare ed ai radunisti, che sono affluiti così numerosi al Raduno, ed ha concluso dicendo che «una così bella e significativa manifestazione non è destinata a rimanere un episodio isolato, ma sarà l'inizio di una lunga e felice tradizione»"

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